QUALITÀ PERSONALE: AUTOEFFICACIA E AUTOSTIMA

QUALITÀ PERSONALE: AUTOEFFICACIA E AUTOSTIMA

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Nella vita quotidiana, come nel mondo lavorativo, due importanti ingredienti che determinano la qualità personale sono l’autoefficacia e l’autostima.

Questi termini hanno degli aspetti in comune, in quanto entrambi caratterizzano la fiducia in noi stessi e la possibilità di raggiungere degli obiettivi, ma il loro significato è differente.

L’autoefficacia si può definire come la convinzione sulle proprie possibilità di riuscire a portare a termine con successo un determinato compito ed è legata al senso di controllo che ciascuno di noi ha per raggiungere determinati obiettivi. Maggiore è il senso di controllo e maggiore sarà la probabilità di intraprendere attività funzionali ai propri scopi.

Nello specifico, chi crede nel proprio successo, tenterà di portare a termine i propri obiettivi e avrà un maggiore livello di benessere, mentre chi crede nel proprio fallimento, adotterà la strategia dell’evitamento e non farà quindi nessun tentativo per raggiungere i propri scopi.

In ambito lavorativo, una persona mostra di avere un’alta autoefficacia quando realizza di possedere competenze tecniche e abilità psicosociali, come il problem solving o la gestione delle emozioni, che contribuiscono al proprio successo.

I livelli di autoefficacia dipendono dalle esperienze passate proprie e delle figure di riferimento, dalla persuasione verbale da parte degli altri e dai propri stati affettivi e fisiologici.

L’autostima, invece, si può definire come l’opinione di un individuo sul proprio valore, basata su una complessiva autovalutazione. Comprende, quindi, il sentirsi bene con se stessi, la soddisfazione per il proprio modo di essere e i risultati conseguiti, ma anche la fiducia generica nelle proprie capacità.

Possiamo trovare persone con un’autostima stabile e quindi forte, che non varia, oppure individui che hanno un’autostima instabile, ovvero che può oscillare verso il basso quando crolla improvvisamente o verso l’alto quando si gonfia, a seconda dei casi. I livelli di autostima dipendono da diversi fattori, quali l’infanzia, lo stile relazionale con le figure di riferimento, le norme e i valori del contesto in cui si vive e le proprie esperienze di successo e fallimento.

Perché nel mondo del lavoro è importante avere alti livelli di autostima e di autoefficacia? Perché Il livello di autostima e di autoefficacia percepita svolgono un ruolo chiave nel modo di pensare della persona e, di conseguenza, nel modo in cui questa decide di comportarsi nelle varie situazioni interpersonali, anche in ambito lavorativo, determinando il proprio successo o il proprio fallimento.

Avere alti livelli di autostima e di autoefficacia ci rende attivi e perseveranti, in grado di stabilire obiettivi e pianificare attività, nonché efficaci nel gestire lo stress e nel risolvere problemi in modo creativo. Ci permette, quindi di rischiare di più, di esporci maggiormente e quindi di ricevere anche maggiori interazioni con gli altri, confermando così la nostra qualità.

Avere bassi livelli di autostima e di autoefficacia ci rende passivi e preoccupati, incapaci di gestire lo stress e di affrontare incarichi difficili, nonché evitanti e limitati. Questi atteggiamenti e comportamenti vanno a loro volta a rafforzare il senso di impotenza e di scarso valore.

Affinché i livelli di autoefficacia e di autostima aumentino, nel mondo del lavoro è bene sviluppare work engagement, stimolando la motivazione dei collaboratori e la loro realizzazione professionale, ma anche trasmettendo entusiasmo ed energia nel raggiungimento degli obiettivi.

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